PIETRO VANESSI

PIETRO VANESSI
PROSSIMA APERTURA

giovedì 28 gennaio 2010

da una donna qualunque

- ODE A SILVIO

Silvio, rimembri ancora
quel tempo di tua vita mortale,
quando montagne di soldi tu facevi
e poi solevi ammucchiar con le pale.
Erano tanti e da amici solerti.
furtivamente, ti venivano offerti .
Accumulavi soldi come un Creso
mettendo poi nel sacco i tuoi dobloni ,
Qualcuno, ahime' , credette aver visioni
quando scendesti in campo e fosti preso,
ma prendesti noi tutti .. pei cog....i


Scendesti dunque, in campo, circondato, da gente del tuo stampo,
l' Italia intera per poter gabbare, ed un ....il partito nuovo per fondare

E .....poi, niuno ebbe piu' il coraggio di fiatare.

Tra gaffe, barzellette ed intrallazzi,
per gli italiani inebetiti e pazzi,
decreti... leggi ad ufo, e un gran strafare,
e nessun che riuscisse te a frenare .

...e tu , convinto ormai d'appartenere
a una genia di martiri e di santi ,
avendo rincitrulliti tutti quanti,
gia ti vedevi, sul COLLE , a sonnecchiare.


" Ricco egli e' gia'!" dissero tutti in coro,
non ruba: manterra' certo decoro.

Tutti a tacer mettesti: frastornata
la sinistra depressa e incavolata ,
dal segretario Letta imbastardita,
si scordo', perfino, rintronata,
la ragione per cui , alfin rinata,
pel suo dover donar dovea la vita!


Le prospettive poi si fecer nere ,
ma al popol' non fu dato di sapere .
e tu..per non finir nella prigione,
pezzo per pezzo volevi smontare
il sacro libro : la Costituzione
( invece di andartene in pensione.)
Tanto, i pollastri ormai, piegati e imbelli
si lasciavan gia' prender pei fondelli.

Col rosso pelo sopra manifesti,
tu, " unto dal signore" ti dicesti.
Ovunque apparve il cranio tuo gia calvo,
ma, col trapianto, ti credesti in salvo.

Quello che conta era farsi notare
-eil tuo faccione, dai schermi televisti,
con strati di cerone ti copristi,
per ben staccare nel video da bucare .

Qualcuno s'azzardo' a pensar male.
Qualcuno oso' gridare: lo si arresti.....
Odiai il tuo viso, i tuoi maldestri gesti.
la voce tua e il sorriso tuo ferale.

Il nome tuo fu presto " il grande polpo"
e al popolo ita' g ' liano fece colpo....
Cento i tuoi denti, allineati in bocca...
Tacqui per poco: guai a chi ti tocca.

Povere anime sante, le rintroni
con la pubblicita'.... imbastardite.
rese smarrite, da tutte le regioni,
ti doveron sorbir a pecoroni.

Alla ricerca vana di successi,
gli ita'g'liani affannati .. anco perplessi,
trascorsero gli anni che a lor furon concessi
nell' inutile attesa di processi,

Molti , ingordi, pero' e affatto sazi
della democrazia distrutta e sparsa.
istupiditi, dalla tua comparsa,
soltanto tesa ad occupare gli spazi,.

Applaudivano invero i tuoi sermoni
a bocca aperta, come dei salmoni .
e non vedon tragedia che s' avanza:
tutti presi a riempir la propria panza

Chi dai media di regime ipnotizzato
guardando il portavoce imbellettato.
Chi s'accapiglia a spaccar capello
Chi si diverte con farsa sul .... tuo vello.

Tu polemizzi: " Fino a che vivo io
restero' in pista, ed a piacere mio !"
Tra gaffe, barzellette ed intrallazzi:
lanci l'affondo ed i processi ammazzi...

Io, la vecchietta, sul verone stante,
porgo orecchie al suon della tua voce,
alla tua lingua, al tuo gesto veloce...
imperversante ..su schermo gigante.


basita ,ahime', dal cranio tuo cangiante,
dall' Italia piegata a pecorone
e non riesco a farmene ragione.

Tanti son i cani attaccati all'osso,
che temono ahime' , di saltare il fosso,
Lingua mortal non dice quel ch’io sentiva in seno.
Mi si lasci sfogare allora ...appieno!

Per cominciar.... dichiaro che non posso
- sopportare quel pelo tutto rosso!
Ormai soffro di cronico disgusto ....
piego in avanti , incontrollato, il busto;

ho un pensiero soltanto ricorrente,
che pervade al completo la mia mente :
"Con nero sacco della spazzatura,
perche' coprivi il viso tuo, con cura?"

e domandavi a noi, dopo lo smacco :
- "perche' tant' odio? e' contro me l'attacco ? "

Se mi consenti, commento in un baleno
con qualche rima, l'improvvido comizio
che al duomo tu facesti: ma che sfizio!
un souvenir raccogliesti per lo meno.

La patria bella sembra ormai perduta.
Senza la Legge, l' Italia è ormai fo.....a !
Da te e i tuoi sodali, solo inganni
cosi lascierete l' Italia negli affani.

Questa e' la sorte che con i tuoi amici
riservate a noi poveri infelici!
Ma non dimenticate: l' onta subita
prima o poi, si lava con la vita!

E gia' ti vedo oramai : "sogno o sono desto?
da chiuso morbo combattuto e pesto.
chiamato a presentarti dall' Eterno
pria che le erbe inaridisca inverno....

Che poi, se ti ricordi e' umana sorte
Dove t'en vai , quando è vicina morte?
A te d'inferno s' apriran le porte
e non potrai portar con te tutte "scorte".

Tu gia' il sapevi: tomba decorata
da tempo aspetta in villa ricercata
tra le tombe feniceè, è la più bella :
opera imperitura di CASCELLA.....

L''anina tua, posera' refrigerata
tra palle e tra compassi rimpinzata..
e Letta zio , dal Colle in Campidoglio.
unico al mondo, mostrera' cordoglio.